Recensioni

Blend S

Blend S racconta le tipiche giornate dei personaggi di un piccolo café che offre un servizio molto particolare.

Blend S
Artista: Miyuki Nakayama – Studio: A-1 Pictures
Commedia – Momenti di vita
Sito ufficiale

Trama – Ambientazione –
maika sakuranomiya
Maika Sakuranomiya

Cafè Stile è un piccolo locale tipicamente giapponese nel quale, oltre a poter bere qualcosa e mangiare dei dolci, si può scegliere di essere serviti da una cameriera dagli atteggiamenti diversi: vi piacciono le sadiche o le “sorelline”? Preferite le tsundere o le ragazze dolci? Non avete che da scegliere! Il locale è aperto da poco e il titolare sta ancora cercando delle ragazze che si vogliano prestare a questa tipologia di lavoro. Dino, il titolare del locale, è un italiano e sta cercando delle possibili nuove cameriere quando incontra per caso Maika. Quest’ultima, a causa del suo sguardo e del suo sorriso, riesce facilmente a passare per una sadica e verrà assunta per questo ruolo.
Assieme a lei e alle altre ragazze vivremo divertenti scenette all’interno del locale mentre Dino cercherà in tutte le maniere di trovare il coraggio per dichiararsi alla ragazza di cui si è innamorato.

Oltre alle ragazze e a Dino c’è Kono in cucina alle prese con la poca voglia di lavorare dell’altro, nonostante il pasticciere esperto pare proprio essere il nostro concittadino. Al di fuori del locale, i nostri personaggi, vivranno tutti assieme alcune gite tra cui una in spiaggia e una in alta montagna a sciare.
Purtroppo Dino non riuscirà a trovare il coraggio per dichiararsi come si deve raccogliendo soltanto brutte figure e delusioni comiche.

Trama – Se fosse… –

Si tratta di un anime piuttosto leggero che si presta molto ad essere guardato in un momento di rilassatezza generale, durante, ad esempio, delle vacanze di Natale, come ho fatto io. Non è pesante, è pieno di cliché, la trama è priva di pesantezza o chissà quali misteri da svelare. Dopo aver visto i primi 2 episodi pensavo sarebbe stato il solito anime noioso con battute scontate e scenette già viste, invece devo dire che si lascia guardare senza problemi e non trasmette noia come è successo per altri titoli.
Se fosse stato un po’ più incentrato sulla storia d’amore tra Dino e Maika, forse, lo avrei apprezzato di più perché le scenette comiche o le situazioni divertenti tra i vari personaggi si susseguono una dopo l’altra senza un vero scopo o senso. Si ha la netta sensazione che queste siano gestite così perché non c’è altro da trattare, ma non è esattamente così.

Le situazioni familiari dei personaggi vengono mostrate in poche e brevissime occasioni ed è un peccato perché avrebbero potuto dare qualcosa in più a questo titolo, seppure si stia parlando di una commedia leggera.


Personaggi – Ben bilanciati e interessanti –

Nonostante la trama sia più o meno ininfluente in questo titolo, i personaggi direi che si salvano perché riescono a completarsi l’un l’altro dando senso alle scenette comiche presenti e supportando i due personaggi principali.
In verità, principali, lo sono soltanto perché Dino è innamorato di Maika, altrimenti potremmo aggiungere anche Kaho e Mafuyu alla lista; diciamo che questo equilibrio tra tutti i personaggi presenti è godibile e aggiunge valore alle battute comiche. Insomma, ogni personaggio supporta l’altro.
Come citato in precedenza è un peccato non ci siano approfondimenti sulla situazione personale di ognuno; ci viene soltanto fatto presente che Maika ha due fratelli maggiori, di cui una sorella, che Kaho è appassionata di videogiochi e Mafuyu è talmente bassa da esser vergogna della famiglia.
Un po’ poco per avvicinarsi al modello “Working”; inoltre, sono dell’idea che un italiano così giovane non abbia molte possibilità di aprire una attività lavorativa in Giappone. Dovrei verificare come si può vivere in quel paese da straniero, ma l’impressione è che sia molto chiuso da questo punto di vista.

Personaggi – Plagi? –

Perché parlo di plagi? Beh, similitudini con il molto più famoso Working, mettete voi gli esclamativi, sono palesi e tendono ad essere quasi esagerate; dal capo scansafatiche all’allegra Kaho. Dal cuoco maschile Kono che si innamora di una delle cameriere all’arrivo di un ragazzetto vestito da ragazza. Siamo un po’ oltre il limite, dal mio punto di vista, e l’industria giapponese dovrebbe cercare di preservare eventuali titoli da queste copie più o meno spudorate. Sappiamo, però, chi segue questo mercato ne è conscio, che non c’è alcun filtro sui prodotti ed è, forse, il primo motivo per cui escono molti titoli spazzatura. Almeno dal punto di vista europeo…


Animazione
dino
Dino

Molto piacevole guardare questa serie; il livello qualitativo dell’animazione non è affatto mediocre e, nonostante non sia un titolo di punta, lo studio A-1 Pictures ha saputo gestire al meglio ogni situazione e darci un’animazione degna di un anime di questi ultimi anni.
Tipici occhioni molto colorati per le ragazze con tanto di nere palpebre a contrasto degli stessi mentre Dino ne ha di grigie. L’altezza e la fisicità dei personaggi, Mafuyu a parte, è diversa per ognuno e, sempre lui, Dino appare molto più alto perché europeo. Forse troppo, ma fa capire che non è stata ignorata questa caratteristica; il prodotto finito è stato curato quanto più possibile e questo non può che esser tenuto in considerazione; specialmente da chi, come me, non è giapponese e deve pur sempre fare delle scelte riguardo i titoli da guardare. Questo studio ha decisamente dimostrato di saper lavorare bene.


Sonoro

Allegra e spensierata, attinente al titolo, l’unica opening presente e decisamente più orecchiabile e gradevole di una ending anonima e classica nell’essere Jpop. Non ho ben capito se chi canta queste canzoni sono i doppiatori stessi, ma è molto probabile.
A riguardo di questi ultimi sono stati scelti per il ruolo da ricoprire, ci stanno bene e riescono a divertire durante le scenette comiche. Rimane solo da capire perché non campionino l’abbaiare di un cane se ne devono inserire uno… Sentire la voce di un uomo che finge di abbaiare è alquanto ridicolo; credo che la tecnologia possa permettere questo tipo ti passo in avanti.

Sigla iniziale :
  • “Bon Appétit ♡ S” di Blend A
Sigla finale :
  • “Detaramena Minus to Plus ni Okeru Blend Kō” di Blend S

Blend S – Sì o no? –

Diciamo che in linea generale sarebbe un no perché abbiamo soltanto 12 episodi e in questi non si riesce ad assistere ad una giornata al café Stile nel quale ogni ragazza da il meglio di se nell’interpretare un ruolo. Si è preferito dare più risalto al fatto che Dino sia innamorato di Maika e che questa abbia un’espressione naturalmente sadica in alcuni frangenti, ma sugli altri personaggi abbiamo ben poche informazioni.
È vero che tutti appaiono sempre in ogni episodio, ma è anche vero che il loro modo di lavorare viene spesso lasciato al “lo sapete già”, come se tutti sapessero cosa significhi essere una tsundere. Tra le altre cose Kaho è il personaggio peggio riuscito sotto questo punto di vista.
Tra cose già viste e scenette comiche non sempre di alta qualità è difficile pensare di suggerire questo titolo a degli amici.
Posso dire che lo si può consigliare soltanto quando si ha del tempo libero e poca voglia di impegnarsi mentalmente nel guardare qualcosa di più complicato e pesante.

Screenshots

Vai alla lista delle recensioni per leggerne altre : LINK!

Lascia un commento