Ijiranaide, Nagatoro-san
Nagatoro Hayase è una ragazza del primo anno che decide di prendersi gioco del suo timido ed insicuro senpai.

Titolo – Autore
Giapponese: イジらないで、長瀞さん
Inglese: Ijiranaide, Nagatoro-san
Italiano: Non prendermi in giro, Nagatoro-san
Autore: Nanashi
Sito ufficiale dell’anime: LINK
Nota: essendo una recensione non verrà posta alcuna attenzione ad eventuali spoiler.
Trama – inquietante e perverso –

Il Senpai, di cui è sconosciuto il reale nome, è un ragazzo al secondo anno delle scuole superiori. Si tratta di un ragazzo piuttosto timido e introverso che preferisce stare sempre da solo per evitare di avere contatti con gli altri.
Spesso e volentieri, a causa del suo comportamento, viene preso in giro dai suoi compagni di classe; è membro del club di arte di cui ha una forte passione e, oltre a fare pratica disegnando oggetti, sta cercando di disegnare un manga.
Lei, invece, è Hayase Nagatoro: una ragazza del primo anno piuttosto allegra ed estroversa che, assieme alle sue amiche, sembra divertirsi nel prendere in giro i ragazzi che vengono attratti dalla loro bellezza. Fa parte del club di nuoto, sebbene in via temporanea, e sembra proprio il tipo di ragazza che il Senpai non sopporta.
Purtroppo, durante un pomeriggio in biblioteca a studiare, il Senpai finisce per essere “scoperto” da Nagatoro che, da lì in avanti, decide di prendersi gioco di lui proprio perché timido ed introverso.
Venuta a conoscenza che lui fa parte del club di arte e che spesso si nasconde all’interno di quell’aula, lo va a trovare praticamente tutti i giorni riservandogli dispetti e scherzi senza sosta.
Spesso questi scherzi si basano sulla timidezza del Senpai pertanto, Nagatoro, arriva a stuzzicarlo fingendo di volergli fare da modella in costume da bagno, solleva volutamente la gonna per mostrargli un po’ di coscia, gli fa intravedere il reggiseno blu, ecc…
Piano piano, però, tra i due si instaura un rapporto particolare con il Senpai che inizia ad apprezzare la compagnia di Nagatoro che porta con se divertimento e allegria.
Ovviamente, fa sempre fatica a stare al passo con lei a causa del suo carattere, ma lentamente sembra cambiare un pochino sotto i colpi della giovane compagna di scuola.
I due non vivono molto lontano uno dall’altra pertanto condividono anche una parte di strada quando tornano a casa da scuola; questo aumenta il tempo che passano assieme portando Nagatoro ad essere gelosa del Senpai, nei confronti delle amiche. Quando le altre ragazze decidono di prendersi gioco di lui allo stesso modo, Nagatoro, arriva sempre a salvarlo.
Nella parte finale della serie risulta chiaro che i due si siano innamorati l’uno dell’altra, ma il Senpai non ottiene nulla più di un bacino sulla guancia durante il festival culturale quando viene sfidato dalla presidente del club di arte a fare meglio di lei.
Personaggi – sei in tutto –
Volutamente pochi, i personaggi si contano sulle dita della mano. Oltre al Senpai e Nagatoro ci sono le amiche di lei che, accortesi dello strano interessamento dell’amica per quello che è uno sfigato in piena regola, decidono di intromettersi per stuzzicarla e vedere se si è davvero innamorata di lui.
Un sesto personaggio appare soltanto durante il festival culturale: la presidente del club di arte è una ragazza molto prosperosa e talentuosa capace di attirare tutte le attenzioni grazie ai suoi quadri di nudo in cui mostra orgogliosa il suo corpo.
Questa serie basa tutto sulla diversità caratteriale tra il Senpai e Nagatoro pertanto non mancano le esagerazioni in entrambi i personaggi: lui è troppo remissivo e si lascia prendere in giro anche quando potrebbe evitarselo senza problemi. Lei è molto aggressiva negli atteggiamenti arrivando a toccare il Senpai molto spesso, per scherno, nonostante la cultura giapponese preveda un alto rispetto dell’altro e toccarsi sia un atteggiamento quasi privato.
Anche un paio di amiche di Nagatoro, Yosshii e Sakura, rappresentano più degli stereotipi che delle persone reali. Yosshii viene spesso rappresentata con una faccia da gatto e lo sguardo perso limitandola a ripetere ciò che dice Gamo-chan.
Tutto sommato sono personaggi divertenti da guardare, tenendo bene a mente che si tratta di un anime volutamente esagerato e che punta alla commedia più di ogni altra cosa.
Animazione

I primi secondi del primo episodio servono a mostrarci due cose importanti riguardanti l’ambientazione e le scelte stilistiche che sono state prese.
Ci troviamo sull’oceano, in una piccola cittadina, probabilmente nel sud del Giappone in quanto in nessun episodio i personaggi indossano abiti pesanti.
Lo stile prevede minor cura per i fondali con dei bordi non continui per oggetti, stanze, o strutture di contorno. Soltanto i personaggi sono definiti con un’esagerata cura per i capelli di Nagatoro che oscillano dal grigio/blu scuro al viola.
Comprendo in parte il motivo per il quale i bordi non siano stati resi pieni; in questo modo, specialmente gli oggetti, staccano meno rispetto al fondale di turno, però devo dire che non mi piace molto.
Ovviamente fa tutto parte del contesto: quest’anime si concentra sui due personaggi principali.
Secondo me era meglio optare per dei bordi continui e poco spessi così come dei fondali leggermente più definiti, ma posso capire che il budget a disposizione non fosse poi degno di un anime di primo piano.
Sonoro
Una sola sigla iniziale, una sola sigla finale.
Devo dire che nessuna delle due mi è piaciuta particolarmente, sebbene siano orecchiabili entrambe. La opening ha un ritmo più sostenuto ed è più attinente al contenuto dell’anime mentre la ending, come spesso accade, risulta più tranquilla.
Per quanto riguarda le voci dei personaggi mi piacciono quelle dei due personaggi principali, Senpai e Nagatoro, specialmente lei, ma quelle delle amiche proprio ne avrei fatto a meno. Tenendo conto che sono personaggi stereotipati ed esagerati ci può anche stare abbiano una voce fastidiosa, ma ritengo sia un po’ troppo e non c’era bisogno di accentuare ulteriormente la cosa.
Sigla iniziale :
- “EASY LOVE” di Sumire Uesaka
Sigla finale :
- Colorful Canvas” di Sumire Uesaka, Mikako Komatsu, Aina Suzuki, Shiori Izawa
Ok, può andare
Inutile ripetervi quanto già detto nelle righe precedenti. Si tratta di una commedia basata su luoghi comuni e personaggi esagerati pertanto va visto in quel senso. Fortunatamente è stato presentato per quello che è
e non ci sono lamentele particolari da fare.
Sottotono l’animazione in generale, ma le scenette sono divertenti e Nagatoro è un buon personaggio.
Non essendoci motivo di una seconda serie avrei optato per una sigla iniziale migliore, ma a cantarla è la doppiatrice di Nagatoro per cui non credo si potesse pretendere di più.
Consigliato? Se avete voglia di guardare un anime divertente e leggero, assolutamente sì.
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