Recensioni

Plunderer

Plunderer ci porta in un mondo fantastico e sospeso, creatosi dopo la guerra del rifiuto, alla ricerca dei Baroni rossi.

plunderer classe rihito
La classe di Rihito Sakai dopo esser diventato un Asso.

Titolo – Autore

Giapponese: プランダラ
Inglese: Plunderer
Italiano: “Saccheggiatore”

Autore: Suu Minazuki
Sito ufficiale

Nota: essendo una recensione non verrà posta alcuna attenzione ad eventuali spoiler.


Trama – Ambientazione –
licht bach - plunderer
Licht Bach

Alcia è un regno creatosi dopo una sanguinosa guerra chiamata “Guerra del rifiuto” nella quale due fazioni si sono scontrate duramente per la conquista della terra.
Questa guerra, alimentata da una misteriosa forza aliena, ha fatto sì che una delle due fazioni, capitanata da un certo Schumelmann, creasse sette Baroni Rossi dai poteri magici e con capacità fisiche di molto superiori a quelle umane.
Sebbene, in apparenza, la battaglia sia stata persa dalla fazione con i Baroni, attraverso le sette sfere Ballot, Schumelmann riesce a creare Alcia: una specie di continente che fluttua ad una altezza di circa 3000 metri sopra il livello del mare e nel quale ogni essere umano ha un contatore speciale, ognuno diverso dall’altro, che non deve far arrivare a zero. Raggiunto lo zero, l’essere umano in questione, viene risucchiato in quello che viene definito Abisso dalla forza aliena.

Questo tragico avvenimento accade alla madre di Hina che, prima di scomparire nell’oscurità, riesce ad avvisare la figlia di cercare un Asso, uno dei Baroni Rossi, e di mostrargli una delle sette sfere Ballot.
Hina, quindi, si mette in marcia alla ricerca di questa persona non avendo la minima idea di chi possa essere. Fortuna vuole che il suo contatore, presente nell’interno della coscia destra, possa solo aumentare in quanto sale di uno ogni tot metri percorsi a piedi.

Trama – Governance –

Di fatto, però, l’esistenza dei Baroni Rossi è alquanto mistica. Sono esseri umani speciali che dovrebbero avere circa 300 anni e che non possono invecchiare. Nessuno dei cittadini presenti su Alcia ne ha mai visto uno, inoltre, a capo del continente fluttuante c’è Schumelmann sebbene preferisca rimanere in disparte e non essere quasi mai coinvolto nelle questioni politiche. Alcia, quindi, è gestita da una sorta di esercito che ha vari capi divisione.
Plunderer inizia nel momento in cui Hina raggiunge una cittadina ed incontra Nana, una donna che gestisce un mini pub itinerante, una specie di carrozza, e produce birra di buona qualità. Assieme a questa c’è uno strano uomo, perverso, che non vede l’ora di sbirciare le mutandine delle belle ragazze.

Troverà la loro compagnia piuttosto divertente e, una volta, spiegato ciò che sta cercando, si unirà a loro senza avere alcun indizio sul fatto che davanti, di Baroni Rossi, ne abbia ben due.

Trama – scontri tra presente e passato –

L’arrivo del tenente Iron fa sì che la vera identità del Barone Rosso venga svelata: l’esercito ha dalla sua parte almeno tre o quattro Assi e sta cercando in ogni modo di arrivare ad avere anche gli altri mancanti. Licht Bach è uno dei più forti e saperlo a piede libero è un bel problema.
Ne nascerà uno scontro tra quest’ultimo e Iron che vedrà il primo prevalere anche grazie alla presenza di troppe persone normali attorno, tra cui Lynn e Pele. Questi due fanno parte dell’esercito, ma non sembrano particolarmente interessati alla missione del tenente Iron e preferiscono la vita comune fatta sino ad ora in un piccolo paesino arroccato su una montagna.
Nemmeno Iron, però, sembra del tutto convinto a riguardo della missione e finiscono tutti per formare un gruppetto per scoprire la verità.

Nana, attraverso il suo potere, riporta nel passato Hina, Lynn, Pele e Iron affinché scoprano la dura realtà degli accadimenti che hanno portato alla guerra e alla creazione di Alcia nella speranza possano cambiare il passato e quindi il futuro, ma non ci riusciranno.
Scopriranno e scopriremo come quella guerra sia frutto del poco cibo rimasto per sfamare la popolazione mondiale, che l’Abisso, in realtà, altro non è che il mondo reale, che Licht Bach e gli altri hanno dovuto affrontare un’operazione per diventare Baroni Rossi e uccidere milioni di persone.
Quasi niente di ciò in cui credevano si è rivelato reale.

Trama – fine prima serie –

Una volta tornati al tempo presente inizia la seconda parte della prima serie di Plunderer.
Per poter distruggere Alcia e rimettere le cose al loro posto, Licht e gli altri decidono di impossessarsi di tutte e sette le sfere Ballot per poter poi governare il mondo attraverso la stessa forza aliena attualmente gestita dai Schumelmann, ma il loro primo scontro si consumerà contro Doan, un altro Barone Rosso, Asso della gravità, che metterà a rischio la vita di tutti quanti arrivando quasi ad uccidere Lynn.
La vittoria andrà a Licht e compagnia, ma Doan rifiuterà di seguirli e aiutarli.


Personaggi – Mediocri, ma accettabili –

I personaggi sono tanti sebbene questi ci vengano presentati piano piano. Per ognuno di loro ci sono dei flashback molto utili a comprendere il perché facciano certe scelte o si comportino in un determinato modo.
Non sono particolarmente ben studiati e la tipologia di anime non aiuta in questo: ciò che sembra contare molto è il ritmo con cui la trama va avanti e viene spiegata. Questo porta alle dovute spiegazioni e non lascia molte questioni aperte.
Il problema riguarda alcuni atteggiamenti che non sono sempre chiari né hanno una motivazione valida. Gli unici due che sembrano ben costruiti sono Iron e Nana: sempre coerenti in ciò che fanno e con dei ragionamenti precedenti alle loro azioni.

Gli altri, a partire da Licht, sono immaturi, sciocchi, molto superficiali o con scheletri alle loro spalle talmente grandi che nasconderli pare alquanto ridicolo.
L’autore ha volutamente creato una storia importante alla base per poi condirla con alcune scenette stupide dando poi ai personaggi dei lati altrettanto stupidi, al limite dell’ecchi, ma in molte situazioni queste sono tutt’altro che apprezzabili.


Animazione
Hina - plunderer
Hina

Zero su Dieci! Zero su Dieci! Zero su Dieci!
Scherzando sul voto basso a questo aspetto di Plunderer premetto che non mi sono mai piaciuti gli anime con una paletta colori molto vivace e saturata.
L’erba di un verde chiaro brillante, il cielo azzurro puffo, i rossi accesi. Sono esagerazioni tipiche di alcune tipologie di anime che possono anche essere accettabili perché, generalmente, la trama è ridicola oppure completamente mancante. Qui, invece, abbiamo una trama piuttosto interessante e questa scelta di avere tutti colori molto accesi non fa altro che peggiorare un’opera già di per se di bassa qualità.
Gli scontri sono stati resi piuttosto banali con Licht che riesce a schivare il 99% dei colpi d’arma da fuoco di Sonohara semplicemente opponendo la sua katana (nodachi?) in orizzontale davanti a se; come se due mitra sparassero sempre in un unico punto.

Persino quando ci sono dei momenti importanti o dei punti di svolta nella trama non vi è alcuna cura aggiuntiva nella rappresentazione della scena. Tutto rimane di bassa qualità, probabilmente a causa del basso budget a disposizione.
Ridicola una delle scene finali in cui Lynn viene colpita a morte dalle pietre lanciate da Doan, ma, magicamente, in punto di morte, appaiono i suoi vecchi amici del villaggio a salvarla (distante qualche centinaio di chilometri) con qualche benda qui e lì nonostante sia praticamente dissanguata. Con quella ferita doveva morire senza se né storie. Piuttosto non farmi la scena in cui viene ferita a morte mentre scappa da Doan.


Sonoro

Le quattro sigle presenti ad inizio e alla fine sono classico JPop femminile che sembra andare molto di moda ultimamente per gli anime in cui è presente una componente romantica.
Purtroppo l’unica di queste che si salva è la prima con cui si apre la serie. Le altre le skipperete senza nemmeno accorgervi della differenza tra l’una e l’altra.
Le voci dei personaggi sono un cliché dell’animazione giapponese e si accettano per quel che sono. Lynn è un personaggio sbadato? Allora una voce squillante. Iron è un uomo spesso silenzioso e con gli occhiali? Allora una voce bassa. Nana ha un seno enorme? Allora una voce adulta e calda.
Insomma, questo Plunderer vuole rientrare nella categoria di anime di bassa qualità a tutti i costi riuscendoci benissimo.

Sigla iniziale :
  • “Plunderer” di Miku Itō
  • “Kokō no Hikari Lonely dark” di Miku Itō
Sigla finale :
  • “Countless days” di Rina Honnizumi
  • “Reason of Life” di Rina Honnizumi, Ari Ozawa e Shizuka Itou

Quasi immondizia

La trama c’è e l’idea di base è molto buona, ma quanto si vede in questa prima serie è aberrante. Da scenette semi erotiche prive di alcuna connessione tra loro e il resto a comportamenti deludenti da parte dei personaggi al limite dell’incoerenza rispetto a quello che sono e rappresentano.
Hina che si toglie i vestiti con l’intento di “facciamo un bambino” assieme a Licht è da rifiuto totale e rovina di quanto di buono poteva esserci in Plunderer.
Ci sarà una seconda serie.
Non guardate nemmeno la prima.

Consigliato? No.

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