Recensioni

Pandora Hearts

Scritto da Jun Mochizuki, Pandora Hearts, racconta le avventure di Oz Vessalius tra magia, Abisso e un passato da riscrivere.

pandora hearts
Azione – Drama – Fantasia – Mistero – Psicologia – Romanticismo
Trama
Oz Vessalius Pandora hearts
Oz Vessalius

Oz Vessalius è un ragazzetto benestante appartenente ad una delle quattro grandi case ducali, ma durante la cerimonia per il suo quindicesimo compleanno viene aggredito da delle persone misteriose, chiamate Baskerville, che lo accusano per un non ben precisata ragione. Cercano di ucciderlo con lo scopo di aprire una via verso l’Abisso. Il tutto non risulta molto chiaro, ma in questo mondo non ci sono soltanto degli essere umani: i chain sono dei mostri evocabili a proprio piacere per un numero limitato di volte; esseri magici dai grandi poteri.
Per poter fuggire da morte certa, Oz decide di stipulare un contratto con un chain, chiamato B-Rabbit o coniglio nero. Questo coniglio ha una forma un po’ strana e si presenta come una ragazzetta piuttosto focosa e irascibile, facendosi chiamare Alice.

Da quel momento in poi è tutto un susseguirsi di battaglie tra le quattro grandi famiglie ducali: chi vuole accedere all’Abisso e chi vuole impedirlo.
Purtroppo i misteri non finiscono qui, infatti all’interno di Oz dimora un’altra persona, un certo Jack Vessalius che pare essere la copia più vecchia di ciò che Oz è oggi.
Jack e la vera Alice, una ragazza di nome Lacie, un tempo erano innamorati, ma tutto aveva preso una piega negativa a causa del sacrificio di lei per l’Abisso. L’esistenza all’interno dell’Abisso è infinita e Jack aveva scatenato una guerra per poter far cadere tutto il mondo dentro l’Abisso stesso, donandolo alla sua amata. Scambiato per eroe all’epoca, oggi Oz/Jack viene continuamente attaccatto per far sì che non compia le stesse azioni del passato.
A dirla tutta, la trama ha una base piuttosto complicata, ma intrigante.

Ci sono un sacco di personaggi grazie alla presenza di quattro casate ducali e i chain aumentano l’interesse negli scontri anche perché questi sono molti più di quanti si possa immaginare.
Purtroppo, però, l’autrice non ha le idee molto chiare sul come gestire tutte queste componenti e bastano pochi volumi per rendersi conto che il tutto scorre senza una chiara idea. Si fa spesso fatica a capire quello che accade tra i vari capitoli della storia, si intrecciano personaggi presenti nel passato con personaggi che sanno quello che è accaduto tempo addietro, ma vengono dal presente. Ad un certo punto non si capisce più chi c’era o chi c’è. L’unica cosa chiara riguarda i chain: sono malvagi, eppure Alice è una di loro.
Non è stata aiutata nel suo lavoro e il risultato è un manga pieno di sfaccettature interessanti, ma che non appartengono alla stesso oggetto.

Mano a mano che si legge è quasi necessario andarsi a sfogliare la wikipedia per capire che sta succedendo. La ragazza è giovane e questo era, probabilmente, il suo primo lavoro importante: speriamo nel prossimo.


Personaggi

Troppi, giustamente troppi per l’ambientazione presente, ma inutilmente troppi se non hai le idee ben chiare su come utilizzarli e sui legami che si possono creare. Ogni personaggio sembra avere un qualche mistero alle spalle da voler o dover dimenticare; qualche parente nelle altre casate, qualche amore nascosto e persino dei terribili segreti da non dover riverlare mai. Posso soltanto parlarvi di alcuni di essi in quanto molti altri sembrano avere importanza soltanto per qualche capitolo e poi basta.
Oz, il protagonista, è ben curato sotto quasi tutti gli aspetti; assieme ad Alice e Gilbert formano il terzetto di investigatori del tempo e dello spazio in quanto devono scoprire i misteri che si celano attorno a loro. Diciamo che come personaggi principali non hanno grandi note negative; quelle arrivano quando arriva Jack.

Un personaggio che sarebbe potuto essere molto più interessante se fosse stato accompagnato da qualche spiegazione aggiuntiva. Il tutto viene lasciato per la fine, quando oramai il caos nella testa di chi legge regna sovrano. I Baskerville sono semplicemente gli antagonisti, coloro che vogliono liberare (?) o andare nell’Abisso. Il loro capo, un certo Glen, in realtà non esiste e non è altro che un continuo passare lo spirito del antico capo di generazione in generazione. Le altre due casate sono capitanate da due persone interessanti, ma attorno a loro c’è un vuoto alquanto preoccupante. Passi che possano essere cadute in disgrazia, ma non è chiara la loro composizione né il loro ruolo all’interno della trama; in alcuni momenti sembrano sapere tutto e poter fare tutto, in altri si comportano come spettatori. Hanno ben poco senso.

Il migliore, dal mio punto di vista, è Xerxes Break: quando c’è lui nel capitolo le cose vengono spiegate con più calma e chiarezza. È probabile che venga utilizzato come “libro” per svelare i misteri a chi legge, infatti, spesso è a conoscenza di quello che è successo e/o sta per succedere. Quando c’è lui si legge bene.
Un po’ più di impegno avrebbe reso meno faticoso leggere i capitoli.


Disegno
Alice pandora hearts
Alice

Mediocre, per non dire peggio. La volontà di non utilizzare retini per i capelli dei personaggi rende la lettura piuttosto complicata in quanto risultano esserci troppi personaggi con i capelli bianchi, più o meno tutti della stessa età. Capita, in alcune occasioni, di far fatica a capire chi sia chi e serva un’attenta lettura per non perdere il filo della trama. C’è da dire che non sono un accanito lettore di manga e forse è un po’ mia la colpa, ma trovo veramente difficile seguire quello che succede. I combattimenti tra eventuali chain o personaggi fanno semplicemente schifo e non si capisce praticamente niente: si sfogliano le pagine in fretta e furia per capire chi abbia vinto e chi ci ha rimesso qualcosa. Difficile vedere dei morti nonostante tutto; quelli presenti sono tutti nel passato quando Jack aveva cercato di distruggere il mondo.

Persino i chain non trasmettono un giusto livello di paura o terrore in quanto mostri evocabili. Sarebbero potuti essere il punto più alto del disegno dell’autrice, ma non lasciano grandi loro ricordi.
Onestamente è disegnato alquanto male per un’opera di così tanti capitoli. Spero che l’anime sia meglio.


Alla fine

Dopo aver letto i primi due volumi avrete voglia di vedere come va a finire perché la trama è molto intrigante e sembra potervi trascinare in un mondo tutto magico pieno di sorprese da scoprire. Da lì in poi sarà solo un caos difficilmente decifrabile con tante buone idee spalmate a caso tra i vari capitoli. I personaggi non reggono tutta la baracca da soli in quanto dovrebbe farlo la trama e finiscono per subirla senza poterci fare molto. Il disegno, poi, è di scarsa qualità e aiuta soltanto a danneggiare eventuali sfondi o grandi navate di cattedrali o palazzi. Si salva l’idea e la magia che trasmette, ma arriverete al punto di non vedere l’ora che sia finito. Potrei suggerirvi di vedere direttamente l’anime per evitare quest’ultimo problema, ma ho forti dubbi sulla trama visto che non potrà essere ribaltata.
Mi piaceva… non ve lo consiglio.

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