Recensioni

To aru Majutsu no Index

In To aru majutsu no Index i maghi sembrano voler attaccare gli esper; tra di loro si parerà Touma Kamijou.


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Accelerator, Touma e Misaka
Trama – Scuole per Esper –
touma kamijou
Touma Kamijou

Un’intera città destinata alle scuole è stata creata in Giappone, sebbene alcune di queste accettino soltanto studenti con una precisa particolarità o abilità: sono esper.
Di vario livello e capacità; promettenti o destinati ad una vita normale con qualche handicap: gli studenti che posseggono capacità esper frequentano lezioni apposite per poter comprendere il loro potere e, eventualmente migliorarne l’utilizzo per poter tornare utili successivamente in qualche modo.
Il protagonista di To aru Majutsu no Index e un livello 0, un comunissimo studente esper, di nome Touma Kamijou; il suo potere è infinito e immenso, ma, al tempo stesso, non calcolabile né giustificabile. Infatti possiede quello che viene chiamato “Imagine Breaker”: con la sua mano destra può annullare qualsiasi effetto generato da altri esper o maghi semplicemente toccando o opponendosi direttamente con la mano stessa.

Questo potere non ha una specifica radice nella storia, pertanto non è plausibile averne una valutazione reale, né un suo consolidato uso.
Quest’ultimo è alla base della trama di quest’opera.
L’inizio è divertente: un bel giorno, sul balcone del proprio appartamento, Touma si troverà una ragazzetta inglese vestita da suora con qualcuno alle calcagna. Index, la suora, è vittima della chiesa inglese di cui fa parte a causa della sua capacità mnemonica; non scorda niente pertanto le sono stati fatti leggere 103 mila grimori magici proibiti affinché questi non vengano perduti. Un tale fardello costringe alcuni maghi a cancellarle annualmente la restante parte di memoria a disposizione per evitare che si saturi e muoia. Una semplice bugia per averne il pieno controllo, ma Touma la libererà annullando alcuni sigilli magici. Index e Touma si troveranno, quindi, in mezzo ad una possibile guerra tra maghi ed esper della città-scuola.

Trama – Archi non connessi –

Sino a questo punto, ovvero i primi 5-6 episodi, tutto pone le basi per una grande opera animata: ci sono tanti personaggi e una trama che promette interessanti e variegati spunti tra magia, esper e intrighi. Terminato questo incipit in cui ci viene mostrata la situazione generale mi aspettavo di vedere un proseguo composto alle ire della chiesa inglese che si ritrova senza i grimori.
Invece questa prima serie di To aru Majutsu no Index è formata da 4 avvenimenti che danno l’impressione di non essere connessi l’uno all’altro. O non trattare lo stesso argomento. È vero che il centro di questo titolo è Touma con il suo potere, ma avere un incipit relativo a maghi, esper e, nel peggiore dei casi, guerra politica tra le due fazioni non mi portava a pensare di veder narrati avvenimenti che non c’entrano niente con tutto questo.

L’alchimista Izzard a caccia di vampiri e l’esperimento di Misaka per portare Accelerator al livello 6 è soltanto un modo per mettere in mostra l’Imagine Breaker del personaggio principale. Non portano niente alla trama principale.


Personaggi – Che ci piacciono –

Nonostante i personaggi siano veramente tanti, vista la trama e l’ambientazione, ci si potrebbe aspettare un po’ di caos nella loro gestione; invece, dando preferenza alle avventure di Touma, l’autore riesce a bilanciare la presenza di tutti quanti sfruttandoli per quello che sono e quello che possono dare alla scena in corso.
Ci ritroviamo a seguire il nostro eroe nella scuola gestita da Izzard l’alchimista senza l’apporto di Index, oppure a combattere contro un enorme golem di pietra senza l’aiuto di Misaka o dei maghi. Questo, nonostante i due personaggi siano effettivamente presenti nell’arco narrativo. Fungono da contorno e in tale modo vengono utilizzati.
Un’ottima scelta.

La varietà degli stessi, inoltre, porta apprezzamento dell’intera serie animata da parte di chi la guarda rendendo interessanti anche episodi che sarebbero potuti essere noiosi o banali.
Pertanto mi piace Misaka e la sua irruenza caratteriale da ragazzina delle medie e mi piace Index, la cui età non è chiara, che cerca di farsi apprezzare come donna da Touma nonostante il blocco della crescita. Ci piace il mago dai capelli rossi nel suo essere calmo e tranquillo o aggressivo e deciso quando è richiesto.
Carino il cameo all’unità 00 di Evangelion nel volto di profilo del golem durante una scena.

Personaggi – E quelli no –

Ce ne sono altri di cui tocca lamentarsi perché figli di citazioni ad altre opere o di puro fanservice per accontentare se stessi o gli appassionati.
È il caso della professoressa bambina che fuma e beve alcolici, tiene in disordine il proprio appartamento e fa allusioni di vario genere, tipiche di eventuali discorsi tra adulti. È odiosa la voce della doppiatrice, è odioso il modo in cui questo personaggio è sempre vestito di rosa acceso ed è altrettanto odioso che distribuisca consigli moralmente positivi in onore di amicizia e amore. Non c’era alcun motivo di renderlo in questo modo.
Il secondo personaggio che non mi è piaciuto è “Deep Blood” o Aisa Himegami. Chiaramente ispirato a Enma Ai di Jigoku Shoujo, opera contemporanea, non solo ha un’espressione simile a quest’ultima, ma ha gli stessi capelli lunghi scuri, stessa acconciatura e stessa doppiatrice. Era necessario?


Animazione
majutsu index
Index

Ci troviamo a cavallo tra il 2008 e il 2009, pertanto è lecito guardare delle animazioni di livello inferiore a quello attuale, però ammetto di esser sorpreso. Alcune scene vengono rese molto bene, nonostante la presenza di scontri fisici anche in ambienti poco consoni, come un cantiere edile o il tunnel della metro. Anche gli altri ambienti, come comunissimi appartamenti, beneficiano della buona qualità dell’animazione.
Non è stata fatta la scelta di disegnare tutti i volti allo stesso modo, ma si è seguito quello che era lo standard, quasi, pre anni 2000. Ovvero i personaggi disegnati giovani hanno i tipici occhioni grandi e colorati, mentre quelli più adulti presentano un taglio più stretto. L’unica eccezione è Accelerator in quanto viene rappresentato come un personaggio con qualche problema psicologico.


Quello che manca è una chiara visione della città-scuola, non c’è una vista dall’alto né una breve spiegazioni su come questa funzioni. Si suggerisce al pubblico che deve essere intesa come una città normalissima eppure è vietato l’accesso ai non esper / studenti autorizzati tanto che nemmeno i genitori possono entrare senza un tesserino di riconoscimento.


Sonoro

A parte i due personaggi che ho giudicato negativamente qualche paragrafo fa, gli altri hanno tutti degli ottimi doppiatori che rendono bene il carattere del personaggio cui danno la voce. Unico, forse, neo è Kuroko Shirai, la esper che si teletrasporta ovunque, compagna di stanza di Misaka; la sua voce è quella di una vecchia sulla 70ina. Non ci sta molto bene.
Sulle sigle ho da fare qualche appunto. Trattandosi di un anime è sempre una buona idea puntare su delle sigle, specie iniziali, molto iconiche o particolari che possano essere associate all’opera animata con facilità. Questo succede per la prima Opening e, in parte, per la seconda Ending.
Completamente fuori comprensione la seconda Opening, mentre la prima Ending è discreta, sebbene non la trovi adatta a questa tipologia di anime. Pensare di avere una sola sigla era fuori discussione sin dall’inizio, ma “Masterpiece” fa proprio schifo.

Sigla iniziale :
  • “PSI-missing” di Mami Kawada
  • “Masterpiece” di Mami Kawada
Sigla finale :
  • “Rimless—Fuchi na Shino Sekai” (Rimless~フチナシノセカイ~) di IKU
  • “Chikai Goto—Sukoshi dake mō Ichido” (誓い言~スコシだけもう一度~) di IKU
Canzoni interne :
  • “Ame (Rain)” di Mami Kawada (ep 12)
  • “Jellyfish” di Mami Kawada (ep 23)

Con un occhio al futuro

Non mi è piaciuto più di tanto; To aru Majutsu no Index ha una base solida che si presta a svariati ed eventuali sbocchi di trama. Interessante la presenza di molti personaggi e ottima la resa grafica delle animazioni.
Purtroppo la suddivisione in archi da 4-6 episodi, alcuni di questi non legati tra loro, rende tutta l’opera non esattamente godibile. Trattandosi di una serie di light novel iniziate 4 anni prima della messa in onda su televisione sarebbe stato più intelligente dare ampio margine alla trama principale che vede l’inizio di una faida tra maghi e esper piuttosto che mettere al centro del progetto il solo Touma.
Ho trovato poco interessante la presenza di Misaka e Kuroko: viene data per scontata la relazione d’amore e odio tra Misaka e Touma. Mentre Kuroko sembra non sapere nemmeno chi sia. Eppure dormono nella stessa stanza e quest’ultima fa parte del Judgement.

Sapendo della presenza di due serie sequel, spero non vengano trattate allo stesso modo finendo per mettere la trama in secondo piano in onore dell’eroe sfortunato. Sarebbe veramente un peccato.

Sito ufficiale

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