Recensioni

Tsuki ga Kirei

Tsuki ga Kirei racconta gli inizi e le difficoltà nelle relazioni d’amore quando si è giovani e non indipendenti.

tsuki ga kirei locandina
Autore: Yuuko Kakihara – Studio: Feel
Drama – Momenti di vita – Romanticismo

Trama
Tsuki ga kirei - Kotarou
Kotarou Azumi

La scuola giapponese prevede che ogni anno ci sia una ri-assegnazione degli alunni nelle varie classi, pertanto capita di trovarsi in sezioni diverse l’anno dopo. Questo è quello che accade anche ai nostri protagonisti: Akane e Kotarou si trovano per la prima volta nella stessa classe all’inizio dell’ultimo anno delle medie.
I due non hanno avuto occasione di incontrarsi nemmeno prima anche perché lei fa parte dell club di atletica mentre lui a quello di letteratura. Il loro amore, però, non nasce per questo motivo, ma qualche sera più tardi quando, in un ristorante per famiglie, si incontrano per caso alla macchinetta delle bevande. Un luogo insolito, ma plausibile.
Sebbene i due si piacciano sin da subito, hanno entrambi un carattere introverso e questo renderà le cose complicate. Inoltre, i rispettivi impegni, creeranno non pochi problemi alla loro relazione. Non ultimo il trasferimento per lavoro del padre di lei da Kawagoe a Chiba, dalla parte opposta rispetto a dove si trovano in questo momento rispetto a Tokyo.


Personaggi

I due personaggi principali sono Akane e Kotarou, immersi nei rispetti problemi comuni tra gare di atletica, concorsi letterari e genitori molto diversi tra di loro.
Nel complesso sono rappresentati piuttosto bene in quanto rispecchiano molto la società di oggi che vede i ragazzi più portati verso l’uso del cellulare piuttosto che verso una discussione diretta e verbale. Questo aspetto non farà altro che creare tensioni e aumentare le problematiche di coppia in quanto è molto facile mal interpretare il contenuto di un messaggio. Per fortuna, entrambi i personaggi sembrano preferire, piano piano, il tempo trascorso assieme piuttosto che quello davanti ad uno schermo luminoso.
Per il resto, la mia opinione, è che sia Akane, ma ancor più Kotarou, vengano rappresentati in maniera un più adulta: leggere è una bella cosa, ma apprezzare testi dal contenuto molto complicato come quelli di Dazai Osamu è difficile a quell’età. Gestire personaggi così giovani è molto difficile e un’intensa storia d’amore rende il tutto ancor più complicato.

Per quanto riguarda gli altri personaggi faccio menzione dei principali: Chinatsu mi è piaciuta molto mentre Hira mi è sembrato sempre molto distaccato, quasi fuori dal contesto della trama. Le brevi scenette con Roman e Daichi sono divertenti anche se li avrei fatti comparire più spesso.


Animazione
Tsuki ga Kirei - Akane
Akane Mizuno

L’ambientazione della serie è la cittadina di Kawagoe e viene rappresentata per quello che è senza aggiunte né estromissioni: ogni sfondo è molto curato. È stata scelta una paletta colori piuttosto accesa e saturata, ma non è quasi mai fonte di fastidio o cattivo impatto; al contrario, soffermarsi su alcuni sfondi paesaggistici rende piacevole la visione.
Ciò che fa veramente orrore sono i personaggi: dire che sono disegnati male non è per nulla sbagliato e faccio fatica a capire per quale motivo siano state fatte quelle scelte. La prima cosa che salta subito all’occhio è la presenza di una bordatura, lato luce, piuttosto spessa e bianca che hanno soltanto i personaggi. Mentre questi si spostano per la scena, ben illuminata, si vede questa banda bianca che li accompagna. Non è solo fastidiosa, proprio non si riesce a metterla a fuoco con tutto il resto: doveva rappresentare un punto di luce sui personaggi? Sembra più un errore. L’altra cosa vergognosa riguarda la cura non riservata alle forme. Nel guardare i nostri personaggi potrete incappare in braccia deformi, dita incollate, bordi interi (quelli neri) mancanti. Un completo disastro.


Sonoro

Veniamo allietati dalla voce calda di Nao Touyama dall’inizio alla fine sottoponendoci sia canzoni nuove, Opening e Ending, sia cover di altre canzoni le cui parti vengono inserite nei vari episodi. È un piacere poter ascoltare delle belle canzoni all’interno di una serie animata e molto spesso, questo aspetto, viene tralasciato dagli autori.
Per quanto riguarda le voci dei personaggi posso dire di gradire poco quella di Kotarou. Per le restanti, invece, è stata fatta una buona scelta dei doppiatori.
NOTA: Le canzoni contenute all’interno degli episodi sono state indicate in alto a sinistra nei rispettivi video.

Sigla iniziale :
  • Imakoko (イマココ) di Nao Touyama
Sigla finale :
  • Tsuki ga Kirei (月がきれい) di Nao Touyama

Opinione finale su Tsuki ga Kirei

Un anime romantico tende quasi sempre al lieto fine senza soffermarsi più di tanto su ciò che fa parte della vita dei personaggi. Tsuki ga Kirei, invece, punta molto su questo aspetto e non disdegna di esagerare un pochino alcune situazioni. Queste sono comuni nella loro essenza e possono accadere nella vita dei ragazzini che stanno crescendo e diventando un pochino più adulti giorno dopo giorno.
Un voto positivo, pertanto, per la trama e la sua gestione, visto che i primi episodi scorrono volutamente in maniera lenta dando tutto il tempo ai personaggi di crescere.
Un voto negativo, purtroppo, alla scellerata scelta di disegnare malissimo i personaggi rendendoli quasi superflui al fine di godersi la storia romantica tra i due.

Comprendo che questo titolo non nasca come manga, ma come novel, nella quale il disegno non conta praticamente niente, però non si può arrivare ad una così bassa qualità dopo aver scelto di rappresentare Kawagoe così bene. Non dopo aver permesso a Touyama di allietarci con delle canzoni così belle e attinenti alla trama, non dopo aver inserito nelle battute dei personaggi e nei titoli dei riferimenti importanti alla letteratura giapponese.
Tsuki ga Kirei è una serie che vi consiglio di vedere perché ben realizzata per l’aspetto principale: l’amore.

Screenshots

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