Yagate kimi ni Naru – Bloom into you
Yagate kimi ni Naru mette in scena la storia d’amore tra Yuu e Touko, tra incomprensioni e difficoltà.

Titolo – Autrice
Giapponese: Yagate kimi ni Naru – やがて君になる
Inglese: Bloom into You
Italiano: Fiorire in te
Autrice: Nio Nakatani
Sito ufficiale
Nota: essendo una recensione non verrà posta alcuna attenzione ad eventuali spoiler.
Trama – Ambientazione –

Yuu inizia il primo anno scolastico delle superiori desiderosa di innamorarsi di un ragazzo, sebbene la sua mente sia piena di dubbi e preoccupazioni a causa di quanto accaduto qualche mese prima, alla fine dell’ultimo anno delle scuole medie.
Uno dei suoi migliori amici, si è dichiarato sotto un bell’albero in una giornata di sole, ma Yuu, più che provare sorpresa o emozione, si accorge che quelle parole non le offrono alcuna particolare reazione.
Sorpresa, in negativo, dalla sua stessa reazione, non riesce a dare una risposta al povero ragazzo che rimane in attesa senza poter fare molto altro. I due, infatti, scelgono due scuole superiori diverse e non particolarmente vicine.
Ansiosa di trovare l’amore finisce per non prestare attenzione ad altre cose importanti a livello scolastico: tra queste la scelta di un club.
In alcune scuole giapponesi far parte di un club oltre a dedicarsi allo studio è molto importante, quasi obbligatorio, pertanto Yuu si ritrova a dover scegliere qualcosa di cui non sente alcun bisogno né necessità. Dovendo comunque far qualcosa, accetta l’invito di un professore a partecipare come “ospite” ad alcune riunioni del consiglio studentesco. Lo scopo è quello di capire se possa appassionarsi e diventarne un membro effettivo.
Trama – L’incontro –
L’attuale presidente del consiglio studentesco è un ragazzo al terzo anno pronto per cambiare scuola e passare all’università, quindi decide di lasciare la sua carica all’attuale suo vice: Touko.
Le due ragazze non andranno subito particolarmente d’accordo in quanto la nuova presidente del consiglio appare troppo falsa agli occhi di Yuu sebbene non sembri essere una persona cattiva, né odiosa. Inoltre, vicina a Touko, c’è sempre Sayaka, sua compagna di classe e migliore amica, che sembra voler tenere a distanza certa la nuova arrivata. Tra l’altro, Yuu, è tutt’altro che timida e tranquilla e non si fa il minimo problema ad essere se stessa: a volte invadente, senza troppi peli sulla lingua, decisa e sicura nelle proprie scelte.
Il nuovo trio di ragazze del consiglio studentesco faranno piuttosto fatica ad andare tutte d’accordo e l’aggiungersi di due ragazzi al gruppo, un amico del precedente presidente e un timido nuovo studente, aggiungeranno complicazioni al modo in cui le tre si relazionano tra loro.
Trama – il momento clou –
Il punto di svolta della storia lo abbiamo quando un pomeriggio, dopo lo svolgimento di un incontro del consiglio, Yuu e Touko rimangono nella stanza da sole per sistemare le ultime cose in vista dei prossimi impegni scolastici. Touko senza farsi troppi problemi decide di baciare Yuu sulle labbra, senza lingua, lasciando quest’ultima di stucco e mostrando un lato di se che non si era mai visto prima d’ora.
Yuu rimane perplessa senza riuscire a dare una risposta concreta a quel gesto, indecisa se giustificare il bacio come semplice divertimento di Touko o qualcosa di più. Resta il fatto che si sente presa in giro per quel comportamento dell’amica che mai nessuno avrebbe potuto immaginare. Touko è, generalmente, molto educata, gentile, disponibile; pensarla capace di baciare qualcuno in quel modo, quasi di forza, è fuori discussione. Eppure…
Mentre Yuu è preda di infinite domande senza risposta, tramite qualche piccolo scorcio extra veniamo a scoprire che Touko ha un debole per le ragazze, arrivando ad avere una fobia verso i ragazzi, e che persino Sayaka è innamorata di lei. Quest’ultima, però, sa di non avere alcuna possibilità di raggiungere il cuore dell’amica e per evitare di perderla del tutto, trattiene il suo amore in silenzio, mascherandolo con i soliti comportamenti di tutti i giorni.
Le due si conoscono da qualche anno e Sayaka capisce subito quello che prova Touko verso Yuu, sebbene non escluda che possa esserci soltanto del divertimento come base per la loro relazione. Ci lascia intendere che non sarebbe comunque la prima volta.
Trama – fino alla fine –
Da qui in avanti è un susseguirsi di situazioni particolari con Yuu che asseconda Touko nelle sue “necessità passionali” lasciandosi baciare ogni qualvolta questa lo voglia fare, lasciandosi trasportare in un mare di dubbi e perplessità senza una meta precisa. In parole povere, non riesce a convincere se stessa di poter accettare l’amore dell’altra, quasi non possa esistere una persona che si innamori di lei.
I nodi verranno al pettine quando Yuu, stufa di navigare senza una direzione, forzerà la mano verso Touko. Approfittando della richiesta di quest’ultima per ricevere un bacio, decide di dargliene uno vero e non uno in cui si sfiorano semplicemente le labbra. Sino ad allora, infatti, i baci tra le due erano sempre stati mono direzionali. Era Touko a baciare Yuu e non il contrario.
Da quel momento in poi le due chiariranno parecchie cose e, sebbene qualche scheletro rimanga nei rispettivi armadi, inizieranno una relazione vera e propria, cui non è dato sapere come finirà.
Personaggi – Tanti problemi –
Parto con il dire che i personaggi, reale centro di quest’opera, fanno abbastanza schifo. La loro caratterizzazione è buona, ma in certe circostanze, specie quando sono da soli, vengono rappresentati in maniera completamente diversa da come agiscono o si comportano normalmente. Si prova la sensazione di osservare dei personaggi di un’altra opera, di un altro mondo.
In breve, sono molto incoerenti e questo rende fastidioso guardare e seguirli nelle vicende che ci vengono raccontate. La sempre perfetta Touko con il sorriso pronto sulle labbra e i modi educati, letteralmente impazzisce poco prima di un discorso davanti agli studenti mentre si trova assieme a Yuu sul retro della scuola.
Compie gesti di un’arroganza incredibile nei confronti di Yuu che non hanno senso; basta guardare come decide di baciarla dopo la riunione del consiglio, senza chiederle nulla, senza averle dato degli indizi in momenti precedenti.
Yuu non reagisce quasi mai a questi comportamenti di Touko nonostante sia una ragazza molto decisa e capace di prendere decisioni per se stessa in breve tempo come accade in altre scene. Persino quando decide di prendere di petto Sayaka che aveva, in un certo modo, oltrepassato il limite con alcune frecciatine molto velenose si nota come abbia un bel caratterino poco prono a subire. Eppure con Touko fa l’opposto: due persone diverse!
Per non parlare dei due ragazzi facenti parte del consiglio studentesco: non si interessano quasi mai di quello che succede tra le tre ragazze nonostante capiscano che qualcosa non stia funzionando o ci sia qualcosa di strano.
Poi, assieme, come amici, a parte le prove per la recita teatrale, non fanno niente e risultano essere dei personaggi di contorno quando potrebbero e dovrebbero non esserlo per arricchire la trama.
Animazione

Devo fare una premessa per quanto riguarda l’animazione. Preferisco di gran lunga dei colori “pastello” o simili alla realtà piuttosto che una paletta colori molto saturata in cui, ad esempio, l’erba è di un esagerato verde chiaro acceso.
Fatta la premessa devo dire che mi è piaciuto il modo in cui è stato realizzato con una buona cura degli ambienti esterni, come il canale con poca acqua o la stanza assegnata al consiglio studentesco, immersa in una parte della scuola piena di alberi quasi fosse un luogo romantico.
Bello anche il bar della compagna della professoressa, sito nelle vicinanze della scuola.
Ovviamente, non essendo questo un anime pieno di azione o combattimenti vari, non c’è molto da far risaltare o momenti pspecifici a cui dedicare maggior attenzione nella cura di eventuali particolari.
Si tratta di una storia Yuri e per questo motivo ha bisogno che le ambientazioni in cui i personaggi vivono ogni giorno la loro relazione siano speciali. In Yagate kimi ni Naru i posti sono pochi, ma fatti bene.
Un po’ meno bene il disegno dei personaggi. Non mi piacciono molto quando hanno tutti lo stesso volto con grandi occhioni colorati dalla pupilla multi forma e colore. Ci sono anche un po’ troppi riflessi di luce sui capelli, tanto che in alcune scene appaiono poco realistici.
Tutto sommato, però, non è nulla di sgradevole e non crea problemi particolari nella visione.
Sonoro
Così come per l’animazione anche a livello sonoro posso dire di essere abbastanza soddisfatto della resa ottenuta scegliendo dei buoni doppiatori sia per le ragazze che per i ragazzi. La voce data a Yuu aiuta a rafforzare certi suoi atteggiamenti decisi mentre quella per Sayaka permette di intendere meglio quando questo personaggio sta tirando qualche frecciatina.
La sigla iniziale è godibile e la si riascolta episodio dopo episodio senza alcun problema o noia. Ovviamente si tratta di una sigla dai toni adeguati alla trama trattata nell’anime.
Purtroppo non mi piace la sigla finale perché è cantata dalle due protagoniste di Yagate kimi ni Naru: ovvero le doppiatrice di Yuu e Touko. Se la seconda sa cantare abbastanza bene, la prima non ha una voce adeguata per sostenere note lunghe e finisce quasi per stonare o darne quell’impressione.
Apprezzabile la scelta di far cantare le doppiatrici come accade spesso, molte di loro sono idols e spesso lo sanno fare, ma in questo caso non funziona.
Sigla iniziale :
- “Kimi ni Furete” (君にふれて) di Riko Azuna
Sigla finale :
- “hectopascal” di Yūki Takada e Minako Kotobuki
Poteva, ma no…
Yagate kimi ni Naru poteva essere un classico anime romantico scolastico dai temi Yuri ben riuscito, con meni freni morali rispetto a suoi predecessori senza la necessità di scadere nella passione sfrenata. Purtroppo i personaggi così mal caratterizzati, dalla doppia personalità e incoerenti nelle loro azioni rendono questo titolo non particolarmente godibile con sensazioni negative in alcune scene.
L’autrice Nakatami dimostra di saper creare delle ottime situazioni anche in ambientazioni apparentemente normalissime come una scuola o una stanza, ma di non avere la minima idea di come si scrive e si porta avanti un personaggio. Molte “risposte” dei personaggi alle sollecitazioni ricevute rispondono in maniera a se stante quasi ogni episodio sia singolo e non parte di una serie.
Volendo essere pignoli, i problemi personali di alcuni dei personaggi presenti nella storia di Yagate kimi ni Naru sembrano un po’ esagerati o resi tali, ma in questa tipologia di anime si può chiudere un occhio.
Consigliato? No.
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