Licenze
Rispettare per esser rispettati.

Premessa
Il rispetto citato nel sottotitolo di questo capitolo deve intendersi da parte dei gruppi fansub verso le aziende legalmente registrate che operano nel settore della distribuzione, streaming o fisica, di anime giapponesi. Non certo il contrario. Lo ripeteremo più volte nelle prossime righe: i gruppi fansub sono illegali e non esiste nessuna scappatoia in merito. Ci sono, però, delle considerazioni da fare.
Italia e Europa
L'attuale legge italiana e quella europea sui diritti d'autore non lascia ancore di salvataggio: se non si è in possesso della licenza per quel determinato prodotto audio-visivo, concessoci dell'autore o dall'azienda che ha prodotto l'opera, non la possiamo distribuire né toccare. E se nessuna azienda italiana ne acquista la licenza, nessuno di noi ha il diritto di guardare l'opera. Punto. Nemmeno se conoscete il giapponese e la volete guardare in versione originale lo potete fare, a meno che non la acquistiate direttamente dal Giappone e il venditore si assume la responsabilità della vendita fuori dai propri confini.
Non ci sono buchi legislativi su cui fare perno o scusanti. Se non avete pagato la licenza siete illegali. Questo primo fondamentale concetto dovrebbe farvi ragionare molto nel caso vogliate cimentarvi nella sottotitolatura. Scegliere di sottotitolare delle opere famose la cui licenza per l'Italia è stata acquisita da una delle aziende esistenti, Dynit per citarne una, per ottenere più visualizzazioni sul proprio sito è irrispettoso del lavoro degli altri e poco corretto. Danneggiare il mercato di queste aziende significa danneggiare se stessi in quanto avremo meno opere nel nostro paese.
Un'altra cosa su cui bisogna ragionare bene riguarda l'eventuale guadagno. L'aggiunta di pubblicità o di sponsor per ottenere qualche euro (il famoso scopo di lucro) vi mette in una situazione ancor peggiore di fronte alla legge nonostate non sia praticamente possibile diventare ricchi in questo modo.
Giappone
Dal punto di vista di chi produce queste opere il problema quasi non si pone: il loro interesse per il mercato italiano è molto basso e spesso non sono interessati alla vendita della licenza nel nostro paese. Stesso discorso a livello europeo; il nocciolo della questione riguarda la dimensione del mercato stesso che, rispetto a quello giapponese, è ben inferiore e non porta quei guadagni sperati né alle aziende europee né a quella giapponese.
Il risultato è che chi realizza l'opera non ha alcun interesse nel lamentarsi dell'eventuale proliferazione di gruppi fansub "locali" in quanto questi non causano alcun danno economico.
Sotto il profilo del mercato si potrebbero creare delle interessanti statistiche per comprendere i gusti europei in fatto di anime, ma dubito che in Giappone interessi qualcosa; di fatto, non siamo un mercato valido.
L'unico mercato che sembra essere di loro interesse è quello nord americano composto dagli USA: Funimation e Crunchyroll(*) in particolare.
Questo porta tutti i gruppi fansub, non solo italiani, in quel limbo in cui siamo stati sino ad oggi indipendentemente dalla legge vigente. Salvo retate punitive la cosa importante è di non distribuire serie con licenza italiana regolarmente acquisita.
(*): riteniamo che l'acquisizione delle licenze, solo streaming, da parte di quest'azienda per tutte le lingue del mondo sia illegale a sua volta a meno che non ci sia un pagamento all'Europa del danno di mercato che crea alle nostre aziende del settore. Cosa di cui dubitiamo.
Noi?
Rispettiamo nella speranza di essere rispettati, per quel poco di rispetto che potremmo mai meritare per continuare la nostra passione. Pertanto niente serie con licenza italiana e niente fini di lucro. L'unica eventuale fonte di guadagno potrebbe essere la donazione da parte di fruitori, utenti, che apprezzano lo sforzo e donano qualcosa in cambio. Piccole cifre che potrebbero bastare a ripagare il costo del dominio e del server; sarebbe già una grossa mano, ma non ci siamo ancora informati del funzionamento di questo sistema pertanto non entriamo troppo nel merito con valutazioni.
Quando sottotitoliamo una serie ci preoccupiamo di lasciare i crediti, laddove presenti anche se scritti in giapponese, e aggiungiamo quante più informazioni possibile sull'autore o sull'azienda che ha prodotto l'opera inserendole nella pagina dove si trovano anche i links da scaricare. Una sorta di ringraziamento per l'opera prodotta, sebbene questa non sia stata prevista per il nostro paese.
La nostra unica speranza, in verità più di una (evitiamo in questa pagina), riguarda la qualità del sottotitolo offerto; nessuno di noi parla giapponese pertanto cerchiamo di fare del nostro meglio e ci spiacerebbe fornire traduzioni sbagliate che cambiano il senso delle frasi. Purtroppo sarà già capitato e capiterà di nuovo, ne siamo consapevoli.