Blue Period

Recensione manga di 12 volumi scritta da KBII

ブルーピリオド - Blue Period
Informazioni sul manga
  • Il manga Blue Period ha iniziato ad essere pubblicato a metà del 2017 sulla rivista Afternoon di proprietà della Kodansha ed è mensile. Ha ricevuto molte valutazioni positive in varie classifiche giapponesi sino a vincere due premi nel 2020.
    Ne avevo sentito parlare, ma non avevo mai valutato la possibilità di acquistarlo proprio perché non sono appassionato di arte e credevo fosse molto incentrato sull'aspetto puramente tecnico. Quando l'ho sfogliato ad una fiera del fumetto ho notato che c'era anche dell'altro ed ho acquistato i primi volumi, editi dalla Jpop.
  • I 12 volumi di Blue Period letti fino ad ora
Trama
  • Trattandosi di una recensione saranno presenti spoiler dell'opera per quanto si cerchi di rimanere sul vago.

    Yatora Yaguchi è un tranquillo ragazzo delle superiori con pochi ma buoni amici e ottimi voti scolastici. Si trova nella fase scolastica della vita nella quale deve decidere cosa fare da adulto e indirizzarsi verso questa o quella specializzazione, ma non ha le idee chiare.
    Uno dei suoi amici, Ryuji, fa parte del club di arte, ma Yaguchi non ci ha mai nemmeno messo piede e crede di non essere portato per quel tipo di attività fintanto che non finisce per provare a disegnare dopo aver conosciuto Mori e aver parlato con l'insegnante di arte scolastica.
    Da quel momento inizia il percorso sia scolastico che personale per crescere come uomo e imparare a disegnare nonostante non possegga la mentalità adatta per essere un artista.
    Spesso e volentieri diventa vittima di se stesso e dei suoi pensieri finendo per non distinguere più quali siano quelli da tenere validi e quelli che creano finti limiti o problemi. Per sua fortuna troverà, mano a mano che cresce, delle figure che lo porteranno a fare la giusta distinzione tra le cose sbagliate e quelle giuste per la sua formazione e crescita.
    Se all'inizio viene aiutato dalla professoressa scolastica, poi viene spronato dall'insegnate del Tobiko, Oba. All'università cerca un punto fisso in Yotasuke che ritiene essere un gran artista di talento, ma quest'ultimo è più simile ad un arrogante bambino. Così, si barcamena tra l'amore e l'odio verso se stesso e l'arte arrivando a farsi illudere dal gruppo anarchico "No Marks" di Kirio Fuji che l'università sia solo una perdita di tempo.
Autrice
  • Tsubasa Yamaguchi è una mangaka che dovrebbe essere sulla 30ina contando gli anni universitari proprio presso la facoltà d'arte di Tokyo. Tra le pochissime informazioni sempre riservatissime, come vogliono i giapponesi, si sa soltanto che ha pubblicato un'altra breve opera chiamata "Lei e il suo gatto" prima di dedicarsi a Blue Period.
    Non so dire se si tratti di un'opera che ricalca quanto da lei vissuto in quello stesso percorso formativo scolastico del protagonista Yaguchi, ma è probabile abbia preso spunto per descrivere al meglio molte situazioni.
    Quello che riesce a trasmettere più di ogni altra cosa è la sua passione per l'arte in generale.
Disegno e ombreggiature
  • Premetto con il dire che il disegno di questo manga mi piace molto perché riesce a mostrare ogni scena senza creare difficoltà di comprensione. Non è un'opera con scontri o esplosioni, ma è piena di emozioni da rappresentare con tantissimi personaggi dalle personalità diverse. Non è perfetto sotto questo punto di vista, ma lo stile del disegno aiuta molto a tirare il lettore dentro quel mondo.
    C'è una cosa che non apprezzo particolarmente: le ombreggiature. In generale non ci sono quasi mai sfumature, ma una netta separazione tra le zone illuminate e quelle d'ombra. Questo forzato stacco anche per rappresentare ambienti o per identificare la fonte di luce valorizza le basi del disegno artistico, che sia a olio o di altra tipologia, ma causa la perdita di profondità.
    L'avrei usata soltanto in alcune situazioni, per dare accento a questa o quella situazione o scena. Tutto il manga così non lo valorizza
  • Il disegno di Blue Period è composto da ombre decise.
Personaggi: Yatora Yaguchi
  • Un indeciso giovane studente perso tra le pieghe delle sue poche consapevolezze. È un ottimo studente che non fa fatica a eccellere in quasi tutte le materie, ma proprio per questo non sa decidere cosa vuole fare nel suo prossimo futuro. Gli amici stretti non lo aiutano molto in quanto anche loro sembrano nella sua situazione con l'aggravante di non avere la sua intelligenza.
    Alla fine viene tirato per la collottola dalla sua insegnante di arte e finisce per intraprendere un percorso verso la pittura ad olio.
    Accetta la sfida di entrare nell'università Geidai di Tokyo senza crederci lui stesso e si ritrova a dover scalare varie montagne: quella relativa alle attività universitarie è la più semplice. Quella inerente alla sua evoluzione da giovane ad adulto e quella che riguarda la sua relazione con l'arte, nata tardiva rispetto a molti altri sono molto ripide e piene di ostacoli.
    Mi piace. Yatora Yaguchi è reale e l'autrice lo evidenzia attraverso i moltissimi altri personaggi tutti diversi con cui ci sono interazioni. Molto bella la scena di lui e Ryuji al mare nella quale scontrano le loro paure mentre si disegnano nudi.
    Le sue preoccupazioni e la sua attitudine a cercare se stesso negli altri danno spessore alla sua crescita capitolo dopo capitolo.
  • Yatora Yaguchi è il protagonista.
Personaggi: vanno e vengono
  • La trama di Blue Period letta sino al volume 12 non è semplicemente divisa in archi narrativi, ma proprio in periodi temporali di evoluzione del personaggio principale. Ad un certo punto si tende a pensare che sia tutto normale, ma ho forti dubbi che la vita di un giovane giapponese possa rivoluzionarsi così in fretta e in modo così drastico.
    Ci sono talmente tanti personaggi che ho perso il conto e questi vengono sostituiti in gruppo mano a mano che si cambia arco narrativo.
    Sono parte del percorso di crescita del personaggio principale. Non sono tutti fondamentali e nemmeno tutti interessanti, altri, seppur più importanti, non sono interessanti affato. (Yotasuke o Maki Kuwana)
    Ad ogni modo dopo aver capito questo passaggio diventa più facile affrontare lo shock di avere a che fare con tanti nuovi personaggi ogni passaggio.
  • Kirio Fuji è una fase di Yatora.
Storia dell'arte
  • Uno degli aspetti più complicati, almeno per il sottoscritto, riguarda i tanti riferimenti specifici ad autori famosi o a momenti storici legati all'evoluzione dell'arte nei secoli. Chi non possiede quel tipo di formazione o interesse farà la stessa mia fatica che potrà colmare con ulteriore fatica facendo ricerche in internet. Come aprire una matrioska, insomma.
    Fatto sta che se l'autrice voleva stuzzicare il lettore ci riesce benissimo perché questi accenni alla storia dell'arte sono disseminati con cura tra i vari capitoli e non sono papiri presenti a fine volume.
    Vengono, inoltre, riportati i titoli delle opere e i loro autori aumentando il coinvolgimento.
  • Veri quadri e autori citati nei volumi.
Consigliato: sì.
  • Per qualcuno come me che non ha mai apprezzato l'arte e ci ha capito sempre molto poco, Blue Period è un'opera quasi insuperabile per il modo in cui ti trascina dentro la storia di uno sconosciuto studente delle superiori che, come me, non si era mai nemmeno posto il dubbio se potesse piacergli l'arte o meno.
    La "velocità" con cui avvengono gli avvenimenti mi portano a pensare che quest'opera possa durare una 20ina di volumi ed è un punto a favore perché denota cura e valutazione dello spessore della trama che non è elevato.
    Essere trasportati all'interno di una storia non fantasy con questa forza è segno di una grande capacità di scrittura rivolta al lettore.
    Non potete perdervelo.