To aru majutsu no Index III

Recensione di una serie scritta da KBII

とある魔術の禁書目録III
Un "Certo" magico Indice III
Premesse sull'anime
  • La seconda seria altro non aveva fatto che creare caos e poca comprensione degli eventi in corso. I troppi personaggi, raccolti in varie e piccole divisioni alla ricerca del potere non aveva aiutato a rendere più chiara la trama principale. Quest'opera credo, salvo miracoli, non andrà per niente incontro ad una fine comprensibile.
  • Hamazura un personaggio quasi principale tanto inutile per la trama
Informazioni sull'opera
  • La light novel principale di Kazuma Kamachi è inerente soltanto a To aru Majutsu no Index mentre gli spin-off di Railgun hanno una base manga in cui l'autore comunque è partecipe.
    Il progetto, o meglio, i due progetti sono oggi composti da svariate serie di light novel, manga, OAV, anime ecc... Il progetto iniziale di Index è ancora in corso ed è diviso in 3 blocchi, di cui due completi, composti da 24, 23 e, attualmente, 8 volumi.
    In Italia non c'è nulla di tutto questo per cui non ci resta che affidarci alla visione degli anime.
La terza serie
  • L'inizio non è dei migliori perché a muoversi per primi sono i poteri oscuri della città Accademia di cui non sappiamo praticamente niente. Ci viene detto che sta per scoppiare uno scontro bellico, o magico/religioso, in cui le varie Chiese europee sembrano intenzionate a riprendersi il loro potere politico, specialmente sulla città stessa votata, invece, alla scienza.
    Date le premesse Tsuchimikado e Touma partono per Avignone, in Francia, in cerca di una reliquia che possa infastidire la Chiesa romana intenzionata ad eseguire uno strano rituale. Lì, c'è il primo scontro con Terra, uno strano personaggio definito "alla destra di dio". In tutto sono quattro, uno dei quali battuto da Touma alla fine della seconda seria.
    Per correre ai ripari del caos espositivo, l'autore o il regista, ci mostrano alcuni episodi inerenti al lato oscuro della città in cui vediamo per lo più vari piccoli gruppi scontrarsi tra loro per il piacere personale di Aleister, il tizio a testa in giù nella teca.
    Questi piccoli gruppi si distruggono l'un l'altro, con un piccolo aiutino di Accelerator, mentre Mugino uccide personalmente Frenda e cerca di eliminare sia Takitsubo che Hamazura finendo però arrostita.
    Tornando alla trama principale ci spostiamo in Inghilterra dove la seconda principessa, Carissa, si impossessa di una strana spada dai poteri magici: cerca di rovesciare l'attuale regina, sua madre, e muove guerra alla Francia. Perché si sa che l'Inghilterra odia solo la Francia.
    Ne nasce uno strano scontro la cui natura rimane di difficile valutazione nel quale viene tirato dentro sia Touma sia Aqua, altro personaggio alla destra di dio.
    Risolta la situazione, con Fiamma (altro personaggio alla destra di dio) che promette di distruggere il mondo conosciuto, si va tutti in Russia. Dalla cartina non si capisce nemmeno in qualce zona della Russia ci si trovi, ma pare vicina a San Pietroburgo; lì c'è un piccolo territorio indipendente chiamato Elizalina in cui tutti vogliono andare, ma che viene assalito da Fiamma e semi distrutto.
    A quest'ultimo interessano due cose: Index e i suoi grimori e il braccio destro di Touma con l'Imagine Breaker. La prima la conquista facilmente attraverso uno strano artefatto incantato, mentre per il bracio decide di evocare un arcangelo, Gabriele, con cui distruggere il mondo e creare una stella di betlemme volante fatta di terra e palazzi religiosi.
    In Russia ci sono tutti: da Accelerator a Misaka, da Misaka-clone livello 3 a Last Order, da Mugino ad Hamazura con Takitsubo, da congreghe sconosciute di maghi e streghe mai viste prima.
    È il tripudio del caos più totale con personaggi buttati a caso qui e lì, forse per allungare la trama che non sembra avere alcuna direzione chiara.
    Il supplizio finisce con Fiamma che viene battuto da Touma dopo che Index viene liberata dal giogo mentale della reliquia antica.

    Tutto è bene quel che finisce bene? Non si sa perché Touma viene ripescato nel mare del nord da un altro gruppo di persone sconosciute, Misaka torna a casa così come venuta e Accelerator giura ogni male possibile alla città Accademia per aver cercato di uccidere Last Order.
Animazione e sonoro
  • Il sonoro mi sembra migliorato, almeno dal punto di vista dei suoni ambientali con esplosioni, colpi di pistola o semplice vento più realistici, ma l'animazione si ferma ad un compromesso tra quanto potuto vedere nelle serie precedenti e quanto si sarebbe potuto fare grazie alle nuove tecnologie.
    Lo capisco e lo accetto anche se avrei preferito qualche miglioria nella gestione di luci e ombre. In generale si tratta di un buon livello di animazione anche se, in alcuni punti, ho gradito più quanto fatto in Railgun S.
    Sulle sigle mi soffermo sempre poco perché vanno molto a gusto personale, ma delle due iniziali e due finali direi che la seconda opening è molto più azzeccata delle altre nonostante anche la prima sia gradevole. Non mi piacciono nessuna delle due ending.
  • Opening : Gravitation di Maon Kurosaki
    Opening 2 : ROAR di Maon Kurosaki
  • Ending : Kakumei Zenya (革命前夜) di Yuka Iguchi
    Ending 2 : Owaranai Uta di Yuka Iguchi
  • L'arcangelo Gabriel evocato da Fiamma tramite Misha Kreuzhev
Ambientazione
  • Questa volta la solita città Accademia la vediamo praticamente per pochi episodi perché Touma viene spedito quasi subito altrove, in Europa. La cosa mi ha fatto piacere sino alla conclusione della battaglia in Inghilterra perché la parte russa viene resa come una distesa di neve senza città di rilievo, senza montagne né altre costruzioni.
    Posso capire che l'autore non sia mai stato in quella nazione, ma disegnarla praticamente vuota e piena di carri armati ovunque non mi è sembrato molto astuto. La parte migliore è quella francese, resa anche fin troppo bella per una semplice cittadina del sud, ma dura soltanto qualche episodio, poi ci si sposta in Inghilterra. Questa è resa discretamente bene, senza quel tocco in più di colore che hanno le viette di Avignone.
    Era ora ci si spostasse dalla città Accademia sebbene sia dovuto solo per scontri quasi sempre banali e privi di interesse.
Trama e personaggi
  • La trama, senza troppi giri di parole, è gestita malissimo, spiegata peggio ed è colma di riferimenti pseudo religiosi sconosciuti alla stragrande maggioranza di chi vede questa opera. Sorvolare sulla comprensione di questi aspetti è deleterio perché molte delle azioni dei "cattivi", come il Papa o Fiamma, sono dovute proprio a questi aspetti religiosi.
    Di fatto, lo scopo di Fiamma sembra prima quello di diventare lui stesso un dio e poi cambia in un classico, troppo classico, voler togliere di mezzo tutti gli umani peccatori. Le troppe chiese in giro per l'Europa senza una spiegazione non aiutano e creano confusione specie per chi è europeo come il sottoscritto.
    Al tutto si somma un personaggio principale che viene relegato a contorno di lusso alle spalle di Accelerator che usufruisce di un'evoluzione migliore, scontri migliori e un doppiatore migliore. In definitiva... ho fatto fatica a finire la visione.

    Dei personaggi nuovi introdotti in questa terza serie i più interessanti sono Aqua del retro e Fiamma della destra su cui vengono spesi più episodi. Gli altri, molto spesso, vengono rappresentati senza un background e non ci vengono fornite informazioni di rilievo.
    Tra i personaggi che evolvono all'interno di To aru Majutsu no Index III possiamo considerare soltanto Accelerator mentre nemmeno la plausibile storia d'amore tra Touma e Misaka ha una qualche esposizione. Alcuni personaggi subiscono di peggio sparendo completamente dalla trama come Tsuchimikado senza alcuna motivazione plausibile.
    La presenza insulsa e incomprensibile di Hamazura e Takitsubo mi lascia alquanto perplesso perché occupano un sacco di episodi e non hanno motivo alcuno di prendervi parte se non picchiarsi per l'ennesima volta contro Mugino. Cosa che ha un interesse pari a zero...
Valutazione
  • Dopo la fine della seconda serie era chiaro che qualcosa non stava funzionando; gli errori e le mancanze dentro To aru Majutsu no Index erano chiari sin dalla prima serie ed erano per lo più legati ad un personaggio principale, Touma, debole che aveva disposizione solo un braccio.
    Mano a mano che gli episodi passavano venivano introdotti altri personaggi, organizzazioni mondiali religiose, scontri magici tra fazioni senza una storia alle spalle o con pochissime informazioni. Il tutto mentre Touma non aveva alcuna evoluzione pratica e continuava a forzare i combattimenti con quell'unico braccio potente.
    La terza serie, che doveva sciogliere tutti i nodi della trama, complica le cose perché si focalizza enormemente sugli scontri e non fornisce alcuna spiegazione agli stessi. Aggiunge personaggi privi di un qualsivoglia interesse e ne toglie altri che erano stati al centro sino a poco prima.
    È tutto da buttare: dal background su cui questa storia si poggia fino all'esposizione degli accadimenti. Sono molto deluso.