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School rumble (3 serie)

School rumble è un anime composto da tre serie riguardanti le relazioni d’amore tra studenti molto diversi tra di loro; ci sarà un lieto fine?


school rumble
Le ragazze della serie
Trama
tenma tsukamoto
Tenma Tsukamoto

Tenma Tsukamoto è un’allegra e divertente ragazza delle superiori, sempre con il sorriso sulle labbra e pronta a vivere le giornate come meglio non si può; è follemente innamorata di un “possibile” compagno di classe, tale Ouji Karasuma. Possibile perché in Giappone, come dovreste sapere, gli studenti cambiano classe o sezione ogni anno. Kenji Harima, invece, è un attaccabrighe, teppista, sempre pronto a buttarsi in mezzo alle risse senza un vero scopo nella vita. Frequenta la stessa scuola superiore di Tenma sebbene sia stato già bocciato una o due volte. Torna a frequentare la scuola con assiduità quando scopre di poter condividere la stessa classe della ragazza di cui è innamorato: Tenma appunto.

Cosa accomuna questi due personaggi? L’essere due quasi totali imbecilli; sono due ragazzi onesti, ma il loro quoziente intellettivo è basso e si può dire che prendano la vita un po’ troppo alla leggera. Attorno a loro girano moltissimi altri personaggi, per amicizia o per necessità: ci sono le tre amiche di Tenma con la sorella minore Yakumo o alcuni rivali di Kenji nell’essere il più figo nelle situazioni più disparate e inutili.
L’anima di questo anime gira attorno alle varie relazioni tra i personaggi e alle situazioni romantiche-fesse che li coinvolgono. Si finisce, quindi, con Yakumo e Eri che si innamorano di Kenji; Suou che si divide tra Hanai e Asou. La dottoressa di istanza nella scuola che cerca di instaurare una relazione con Kenji e così via.

Ciò che rende interessante la visione è la pazzia che regna sovrana in ogni episodio e che ci accompagna per tutti gli episodi.
Tutto è bene quel che finisce bene? No, in realtà finisce piuttosto male per qualcuno e benino per altri, d’altronde gli amori scolastici durano quasi sempre molto poco. Ad ogni modo durante la visione è abbastanza chiaro che il tutto si sarebbe sciolto come neve al sole della vita.


Personaggi

Diversi l’uno dall’altro, ma simili nel subire un po’ tutto quello che succede attorno a loro. La vita scolastica porta spesso a dover gestire le situazioni in gruppo per cercare di far contenti un po’ tutti, sebbene i dissidi o gli scontri non possono mancare. L’unico, forse, che non ha reali litigi con gli altri è proprio Kenji in quanto prende sempre la situazione in corso come una sfida personale più che una sfida contro gli altri. Un personaggio molto forte che finisce per oscurare moltissimo gli altri. Si nota questa difficoltà da parte dell’autore con il passare degli episodi. L’equilibrio tra i personaggi messo in atto nella prima parte tende a sparire quasi del tutto a favore dei due personaggi principali, che diventano tre nella seconda serie a discapito della fluidità della visione.

Di fatto, nonostante abbia creato personaggi vari e ben caratterizzati, l’autore pare accantonarli per seguire quelli più di impatto andando a rovinare quanto di buono c’era nella trama.
Kenji, Tenma e Yakumo vengono preferiti al gruppo di cui fanno parte, finendo con l’annoiare chi guarda le serie. In fondo, Tenma è un personaggio piuttosto insignificante se preso da solo e il suo amato Ouji è ancora peggio; quest’ultimo avrebbe meritato maggiore considerazione visto che fa parte di un gruppo musicale. A conti fatti avrei preferito una gestione ad arco delle relazioni tra i personaggi piuttosto che una miscela di stupidaggini e scene serie, ma l’impostazione è sempre stata questa e forse è anche il motivo per cui è piaciuto così tanto.


Animazione
Kenji Harima
Kenji Harima

Rivederlo ai giorni nostri è un po’ un problema visto e considerato che stiamo parlando di un anime andato in onda quando ancora le televisioni offrivano una risoluzione in 4:3. Si presenta, pertanto, in vecchio stile per quello che riguarda gli sfondi: la classica struttura scolastica a tre palazzi con l’orologio in alto centrale, le case con alte mura e cancelletto e tutto il resto. Per quel che riguarda i personaggi, invece, abbiamo un grandissima varietà di volti e espressioni. Volti tondeggianti o appuntiti, i meravigliosi nasi oramai perduti, tonalità di pelle diverse e persino forme fisiche diverse con i ragazzi tendenzialmente più alti e massicci delle ragazze, salvo un paio di casi. Inoltre, nella trama ci sono 3-4 personaggi non giapponesi come Eri, McKenzie o Lala e questo è un punto a favore.

Kenji è quello che spicca anche da questo punto di vista: molto alto, muscoloso, dalla carnagione scura. No, dal punto di vista dell’animazione ci si può lamentare molto poco tenendo conto della tipologia di serie che stiamo guardando.


Sonoro

Data la natura scherzosa dell’anime ci sono parecchie sigle finali mentre ne vengono scelte poche per l’inizio in quanto simbolo più riconoscibile di School Rumble. Peccato, però, che di veramente interessante ci sia soltanto Scramble (vedi sotto) mentre le altre non sono proprio il massimo. Non so come funzioni la televisione giapponese, ma ho l’impressione che questa non cura per le sigle finali sia dovuta ai tipici tagli che vengono fatti per motivi di tempo. Un po’ come quelli che fanno e/o facevano su vari canali di cartoni animati italiani: qualcuno di voi ha mezza idea di quale sia la sigla finale di Holly e Benji? No, perché nemmeno veniva fatta ascoltare e spesso tagliavano persino quella iniziale.
Le voci sono quelle che sono e alcune non si sposano affatto con i personaggi presenti: Eri e McKenzie, per esempio, suonano molto più adulte di quelle che dovrebbero essere per non parlare di Mamiko Noto assegnata a Yakumo.

Una voce simile non è adatta ad un anime scolastico e, personalmente, non la farei mai lavorare nel mondo del doppiaggio. Troppo particolare la sua voce per poter essere associata visivamente ad un personaggio. Inoltre, ma questo non ha soluzione, c’è il problema dei personaggi stranieri. Nessuno di essi ha un accento particolare nel parlato mentre trovo improbabile pensare che possano parlare giapponese come se fossero nati e vissuti in quella nazione. Poco male.
Si sarebbe potuto fare molto di meglio, specialmente nella seconda e terza serie.

Sigla iniziale :
  • Scramble (スクランブル) di Yui Horie con UNSCANDAL
  • Umi no Otoko wa yo (海の男はよ) dei Kikoukumaru’s Man Chorus Group
  • Sentimental Generation (せんちめんたる じぇねれ~しょん) di Ami Tokito
Sigla finale :
  • Onna no Ko♥Otoko no Ko (オンナのコ♥オトコのコ; Girls♥Boys) di Yuko Ogura
  • Hatenkou Robo Dojibiron no Tema (破天荒ロボ ドジビロンのテーマ) di Hiroki Takahashi
  • Hatenkou Robo Dojibiron no Tema (破天荒ロボ ドジビロンのテーマ) di Nanba Juuzou & Dojibiron V
  • Scramble (スクランブル) di Yui Horie con UNSCANDAL
  • School Rumble 4 Ever di Ami Koshimizu, Hitomi Nabatame, Yui Horie & Kaori Shimizu
  • Kono Namida ga Arukara Tsugi no Ippo to Naru di Ami Tokito
  • The Last Candle
  • Futari wa Wasurechau di Ami Koshimizu & Mamiko Noto
  • Onna no Ko♥Otoko no Ko (オンナのコ♥オトコのコオンナのコオトコのコ) di Ami Koshimizu & Mamiko

Ed infine… Finì

Al netto delle prime due serie l’anime è molto godibile e presenta sia momenti spassosi che momenti ragionati in cui i sentimenti e le emozioni hanno il centro dell’attenzione. Fermo restando che si tratta di un anime scolastico e romantico non c’è molto di più che si sarebbe potuto fare. La pecca principale riguarda la gestione dei personaggi in quanto già dalla seconda serie si nota un netto calo dell’equilibrio a favore di una presenza più alta di tre personaggi in particolare. Passi che Kenji e Tenma siano sempre in vista, ma l’esagerata presenza di Yakumo a discapito di altri personaggi più importanti è stata una scelta sbagliata che ha danneggiato il piacere della trama piena di intrecci. Ci sono anche personaggi completamente inutili, ma che hanno limitata presenza e non rovinano la visione.
L’animazione dell’epoca è buona mentre non lo è abbastanza la parte sonora: dato il successo avrei preferito qualche sigla migliore e cura per i suoni ambientali.

Sulla trama, purtroppo, c’è molto da dire al contrario di quello che si pensi. Ero indeciso se parlarne in quanto sino alla fine della seconda serie non c’erano problemi di sorta. La classica commedia alla giapponese con amori nascosti, situazioni al limite del ridicolo e qualche mutandina. Ho deciso di parlarvene perché la serie San-gakki composta da pochi episodi è un pugno in un occhio; non so nemmeno se appartengano al manga originale. Cosa succede di così orribile? Beh, si viene a sapere che Ouji è malato incurabile al cervello e sarà costretto e perdere tutta la memoria nonché la capacità di muoversi. Si viene a sapere che Tenma lo seguirà negli Stati Uniti per assisterlo nella clinica specializzata pur sapendo che non guarirà mai. (Tenma ha 17-18 anni pertanto non è maggiorenne né in Giappone né negli Stati Uniti).

Si viene a sapere che Kenji se ne va in giro per il mondo in motocicletta fregandosene della sua carriera di mangaka e quando torna non sembra nemmeno mai andato via… (pare abbia un figlio da Eri). Insomma, finisce senza una reale connessione con quanto accade nella serie. Probabilmente il manga è molto più chiaro in merito, ma trovo, personalmente, che il tutto stoni malamente.
Il mio consiglio è di non guardare San-gakki. Sì, esatto, non guardatelo.

Autore dell’opera: Hiroko Tokita

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